Inserito il 20 febbraio 2009 alle 15:01:00 da Bolero47. IT - Politica
L’amministrazione Nardi si avvicina al capolinea....Segue in Dettagli
L’amministrazione Nardi si avvicina al capolinea e sta per esaudirsi la richiesta dell’atto di sfiducia al Sindaco che da tempo la città chiede ai consiglieri comunali.
La lettera, apparsa oggi sulla stampa, diretta al Sindaco da parte del P.R.I., suona come un de profundis che ne decreta la morte come epilogo di una agonia che dura ormai da troppo tempo.
Essa pone, infatti, condizioni che i repubblicani sanno bene non realizzabili..
Si chiede il ripristino dell’etica politica e il rientro dell’UDC in maggioranza, come se ignorassero che l’occasione per cui quel partito è stato buttato fuori dalla giunta e privato della presidenza del consiglio comunale è stata una votazione che la maggioranza aveva assunto in mancanza del numero legale richiesto per la validità del consiglio.
Condizione imprenscindibile e prioritaria sarebbe il ripristino delle condizioni di partenza, con l’annullamento di quel deliberato,vale a dire, il ripristino degli assessorati e della presidenza del consiglio di allora; il che significherebbe un terremoto negli attuali assetti di maggioranza.
E questo, anche se si volesse sottovalutare che per l’azione intrapresa nel paese al grido di “dimettiamoli, l’UDC ha intrapreso un percorso dal quale non può più tornare indietro, a meno che non voglia la definitiva perdita della credibilità politica, è sufficiente per far ritenere non realizzabile la condizione posta dal P.R.I..
Sempre per restare alla questione etica, i repubblicani devono spiegare dove erano quando si poteva operare perché si costituissero le condizioni di controllo e di trasparenza che avrebbero reso difficile la pioggia di avvisi di garanzia di cui si sente sovente parlare o si legge.
O devono spiegare cosa hanno fatto per impedire il disastro finanziario che lascia prefigurare uno stato di dichiarazione di dissesto.
Eppure esprimevano la figura del direttore generale e esprimevano, e esprimono, le figure dell’assessore al bilancio e del vice sindaco.
La verità è che il P.R.I., sapendo che non ci sono le condizioni per una ripresa amministrativa ha iniziato la campagna elettorale, smarcandosi in extremis dal disastro e tentando di far ricadere ogni responsabilità esclusivamente sulle spalle del sindaco.
Come se i repubblicani ignorassero che la voce ricorrente in città è che il sindaco non è Nardi, ma il suo vice.
Se così non fosse, perché dare alle stampe una nota che attiene ai rapporti interni alla maggioranza?
D i Mauro Gino
(consigliere comunale)
Terracina,19 febbraio 2009
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