<_div class="Section1"> Ragazzi di Terracina alla riscossa é ora di muoversi. Riprendiamoci la città. "Cacciamolo" prima che le mani rabbiose della illegalità organizzata conquisti il territorio facendo il resto. Liberiamo la città dai ladri. Dai conniventi, da chi sapeva e non ha denunciato, dai ciechi, dai muti e dai sordi, da quelli che non ricordano dove sono nati e non hanno nessun sentimento di gratitudine per questa terra di palude, martoriata dal potere. Da sempre. Dove ci sono rifiuti al posto di teatri, dove ci sono fogne a cielo aperto anzichè arte, dove c'é clientelismo anziché musica. Dove l'arte non esiste non può esistere speranza, creatività, lavoro, dove non esiste nessuna tradizione letteraria, nessuna spinta, nessuna luce di etica sociale, è proprio là che si infiltrano i rapaci, quelli provenienti dalle citta limitrofe, famiglie in appartamenti lussuosi che hanno conquistato la città e ne fanno piazza di mercato per i loro sporchi affari.Dove non c'é più il mare -ah la bella Terracina! Era perfino più bella nel dopoguerra che ora, con tuttte le macerie... Che cosa hanno fatto? hanno ammaestrato, ammansito la cittadinanza al punto da renderla diafana, moribonda, con una sensazione di impotenza che ho letto qui fra le righe di molti che hanno scritto. Pur sapendo lo schifo -tale che il suicidio può diventare un'occasione per uscirne- nussuno ha parlato, nessuno ha denunciato. E' quasi per caso che é venuta fuori l'inchiesta della Corte dei Conti. Dico: da una denuncia di un cittadino che aveva parcheggiato su Lungo mare e aveva preso la multa, contestando la società che se ne era resa padrona. Da qui é partita l'indaggine dell'Easy park finita con l'iscrizione all'albo dei sette o otto? indagati, fra vicesindaci, impiegati, vigili urbani e perfino uscieri e portieri e venuta prepotentemente a galla con il suicidio del segretario comunale Marino Martino. Ora Basta. Ci vogliono azioni creative nonviolente -a mio parere, un poco come faceva Gandhi. lancio l'idea di un presidio della città con cordoni fatti come quelli che vengono usati per i lavori in corso un cordone umano che parte da viale della vittoria , percorre il corso e arriva fino a piazza municipio in modo che la gente veda che solo i ragazzi di terracina, quelli ancora puri, prima che il malgoverno benedica le loro teste, difendano la città in cui vivono per tornare a godere della sua grazia, della sua naturale bellezza, dei suoi tramonti senza bottiglie di plastica, finché ci si possa sentire finalmente degni di un luogo unico al mondo pieno di storia oltre che di speculazione. Fino a quando dobbiamo aspettare? E' ora giunto il momento, come diceva M. L. King "non chiederti se altri lo faranno, e quando. Sarai tu a farlo, e ora" E' ora di urlare basta. Tutti devono saperlo: chi non agisce deve essere considerato complice. Muoviamoci in azioni coordinate, simboliche e incisive che invitino la cittadinanza a rendersi conto di quanto stia accadendo. "Cacciamolo" mi sembra davvero un ottimo slogan. Teresa Campi |