Inserito il 28 agosto 2010 alle 14:22:00 da Bolero47. IT - Politica
On. Sciscione,
premesso che il mio intervento sulla....Segue in Dettagli
On. Sciscione,
premesso che il mio intervento sulla manifestazione prescindeva, come prescinde, da valutazioni su Lei come persona, devo pensare che nella nota sono stato poco chiaro se Lei sembra non aver afferrato il senso politico della questione.
Il fatto che la sentenza del TAR sarà emessa dopo la manifestazione, non cambia di una virgola la sostanza delle valutazioni che ho fatto sulla manifestazione “ senza vessilli o simboli di partito”.
Lei sa bene che quando mancano gli altri simboli o vessilli, l’unico simbolo, sia pur ombra, è quello di chi ha pensato e organizzato la manifestazione, cioè il Suo.
Diversamente da quel che Lei pensa, ritengo che proprio la presenza di diversi vessilli e bandiere sarebbe la dimostrazione lapalissiana di uno sforzo corale che prescinde dalle appartenenze di schieramento.
Lei sa anche che non sarà una manifestazione a mandare a casa l’attuale Amministrazione e che il futuro della città è solo nel responso elettorale, da tenere alla scadenza di questa consiliatura.
Da qui la mia interpretazione della manifestazione come atto politicamente strumentale.
Lei farebbe un atto apprezzabile se, ammettendo pubblicamente che la città è stata massacrata non solo dal sindaco, ma dall’intera classe dirigente di centrodestra che lo ha candidato e poi sostenuto, chiarisse che è escluso apparentamento della Sua lista con alcuna delle liste riconducibili a quella sciagurata compagine amministrativa o che contenessero personaggi che non ne hanno preso, a tempo debito, le distanze per dissenso sue scelte puramente amministrative.
Solo dopo questa chiara affermazione pubblica si potrebbe valutare positivamente la Sua proposta di una politica di alleanze che, prescindendo dagli schieramenti tradizionali, ponesse all’ordine del giorno un programma condiviso per salvare la città.
In questo modo sgombrerebbe il campo da dubbi di strumentalizzazione sulla manifestazione della seconda decade di settembre che, ripeto, se partecipata da una pluralità di simboli e vessilli, renderebbe lapalissiano un disegno di politica amministrativa indirizzato a coinvolgere la società civile e le forze politiche che hanno operato, operano e vogliono operare per una “Terracina bella” come Lei dice nella nota a me diretta.
Per concludere, visto che la Sua nota sembra aver dato una risposta rispetto a cosa farà nel caso di sentenza del TAR negativa per Lei, facendo intravedere l’ipotesi di una Sua candidatura a Sindaco,
come già fatto con una mia nota precedente a Lei indirizzata attraverso stampa, rinnovo la sollecitazione esplicitare le cose concrete da fare, tralasciando il metodo di una campagna elettorale fatta di denuncie generiche che rischiano solo di apparire populiste senza contribuire a un programma credibile e fattibile.
Si aprirebbe in questo modo una fase di confronto chiaro e aperto che potrebbe avvenire anche utilizzando le Sue emittenti che, sino ad ora, non brillano per il rispetto della par condicio.
Solo con la garanzia di un programma e con la selezione attraverso la sua elaborazione si potrà selezionare una squadra e un gruppo consiliare affidabili.
La, invito, a tal proposito, a rileggere la mia lettera nella parte che riguarda la possibilità del sindaco di adempiere con coerenza il proprio mandato e che Le riporto:
"E’ un errato concetto quello che si fonda sull’idea di un sindaco demiurgo che da solo può determinare le sorti di un paese.
Il sindaco sarà sempre condizionato dal numero dei consiglieri comunali della maggioranza che ha contribuito ad eleggerlo.
Non si spiegherebbe altrimenti il fallimento delle amministrazioni succedutesi da quando i sindaci sono votati direttamente dall’elettore"
Gino Di Mauro
(consigliere comunale)
Terracina, 28 agosto 2010
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