Inserito il 06 ottobre 2010 alle 17:18:00 da admin. IT - Politica
« Addio anche all’ultimo e provvisorio centro di aggregazione cittadino”
Siamo indignati !!! continua in dettagli......
« Addio anche all’ultimo e provvisorio centro di aggregazione cittadino”
Siamo indignati !!!
Abbiamo infatti appreso dello sgombero e dell’imminente lavori di demolizione delle vecchie scuole prefabbricato per dar spazio a servizi e speculazioni edilizie.
«Era nota la precarietà ed il pericolo costituito dalla vecchia struttura all’amianto, ma la cosa che riteniamo più assurda è “ l’inerzia” dell’amministrazione che nulla ha fatto per individuare un ‘alternativa, un nuovo spazio dove consentire l’aggregazione e la socializzazione ai cittadini residenti da Badino al porto di cui è gran parte quella residente nel popoloso quartiere Arene»
Purtroppo assistiamo da tempo alla sparizione di spazi di aggregazione e a speculazioni che disgregano il tessuto sociale mentre nulla di efficace viene fatto per combattere il degrado sociale della città.
Tale provvedimento pone in evidenza , ancora una volta, la distanza dell’amministrazione e della politica in generale dalla realtà del quartiere. Non si può far finta di non vedere che dei cittadini ,seppur tra mille difficoltà, hanno tentato di sopperire all’assenza progettuale di una amministrazione cercando di digerire l’inadeguadezza dei luoghi e sopperire al bisogno di relazioni associative per rinunciare all’ arricchimento che può dare la vita associativa alla persona.
La scuola, ex prefabbricato di via Cambellotti, ha rappresentato nell’ ultimo decennio il luogo dove gli anziani e altre realtà associative, in totale assenza di altri spazi aggragativi cittadini , si sono auto-organizzati e , in assenza di finanziamento da parte del comune e dei privati, hanno riempito di attività, culturali e sociali il quotidiano delle persone , soprattutto più sole. Non possiamo permetterci di disperdere tutte queste realtà che coesistono e collaborano da anni in questo contesto,costruendo una rete sociale fatta di legami forti con gli abitanti del quartiere .
Avevamo proposto in sede di discussione per la realizzazione del “nuovo centro Azzola” ,prevedendo questo ultimo, la realizzazione di uno spazio di utilità pubblica su terreno già di proprietà comunale , la destinazione della stessa per un centro di aggregazione sociale per colmare il vuoto che si sarebbe creato con la demolizione della struttura di via Cambellotti, ma l’amministrazione comunale è stata sorda e ha assentito ancora una volta richieste speculative .
Pertanto, Città Partecipata chiede agli Amministratori che non sia demolito l’unico luogo di socialità del quartiere, prima di aver trovato un area alternativa, non in zone periferiche, ma nel popoloso quartiere Arene o in zone adiacenti, utilizzando ad esempio la struttura del mercato coperto (Arene) che a quanto si sente in giro sarà anch’esso oggetto di speculazione tramite un projet finanzing.
Terracina 04/10/2010
Per L’Associazione Città Partecipata
Lucia Berti
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