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PERCHE' CHIUDERE L'AZIENDA SPECIALE
Inserito il 18 novembre 2010 alle 13:51:00 da Bolero47. IT - Politica

  

Nel corso del consiglio comunale del 16 us. .......Segue in Dettagli



Nel corso del consiglio comunale del 16 us. mi hanno impedito di delucidare sul perché ritengo  che l’Azienda vada chiusa, la stanchezza per la tarda ora prossima all’alba, ma soprattutto le intemperanze  del sindaco e dell’assessore ai servizi sociali, evidentemente innervositi dal mio intervento sulle illegittimità commesse in relazione all’assunzione del direttore dell’Azienda Speciale “Terracina” e al piano programma, delle assunzioni e finanziario dell’Azienda medesima. Da tempo sostengo che se prima di pensare a costituire un contenitore quale l’Azienda, era necessario analizzare approfonditamente il perché l’Istituzione non avesse funzionato,

Ritenevo, come ritengo, che previa analisi dei bisogni, si sarebbe dovuto scegliere le priorità di intervento anche in funzione delle possibilità finanziarie e sostenevo che uno degli errori fondamentali che avevano contribuito alla voragine dei debiti nel settore sociale e al fallimento dell’Istituzione, era stato l’aver fatto gestire i servizi in regime di monopolio, non avendo mai aperto i bandi di gara oltre che solo alle cooperative anche all’imprenditoria non cooperativistica come consentito dalle leggi.

Si sarebbe evitato sicuramente la nascita di uno strumento che, sino ad ora, si è rilevato essere soprattutto un carrozzone funzionale alle aspettative di taluni e ad assunzioni che sicuramente torneranno utili alle scadenze elettorali, come avvenuto per la nota vicenda degli spiaggini..

L’Azienda, nell’anno, infatti , trascorso dalla delibera istitutiva non ha fornito alla città, ma soprattutto alle categorie più deboli, molti servizi socialmente necessari se non essenziali, ma, nel frattempo, attrezzandosi per i pochi servizi resi e per quelli da rendere, si è trasformata in quello che non esito a definire assumificio.

Fino al 15 aprile 2010, l’Azienda ha utilizzato negli asili nido personale che collaborava con l’Istituzione con contratti  dei quali ad oggi non è stata ancora confermata e dimostrata la legittimità, ma che sono stati assoggettati a regime fiscale e contributivo che, se illegittimi,come ritengo, sono stati più onerosi per gli addetti al lavoro e hanno determinato una evasione contributiva.

Sta utilizzando personale  assunto previo  tirocinio formativo finanziato dalla regione in regime che definisco di sanatoria di fatto, perché la richiesta è fatta alla regione in un periodo in cui l’Azienda non aveva la pienezza dei propri organi, non essendo stato ancora formalizzato il contratto con il direttore.

Dal 15 aprile 2010, fino al 31 luglio 2010,finalmente come Azienda, ha utilizzato personale negli asili nido anche questi ancora in modo molto discutibile dal punto di vista della legittimità.

Dal 7 settebre 2010 ha assunto con contratti a tempo determinato personale addetto agli asili nido, ma gradatamente sta trasformando quei in contratti in tempo indeterminato come se gli asili nido fossero aperti anche d’estate, incuranti che l’apertura e chiusura dagli asili è materia che regolamenta la giunta con proprio atto.

A tal proposito, in consiglio il Sindaco, fuori microfono, ha negato che ci siano state trasformazioni contrattuali da tempo determinato a tempo indeterminato, costringendomi a rivelare in consiglio, che una delle prime a usufruire di questo tipo di assunzione è stata proprio la moglie del presidente dell’Azienda.

In conclusione considerate persone già assunte, quelle in distacco funzionale e quelle da assumere in questi giorni sia pur a tempo determinato, l’Azienda supererà  i cento dipendenti, occupando da sola una forza lavoro che è pari 40% circa di quella di tutto il comune che è di 253 unità.

Se non è assumificio questo!

E tutto questo avviene senza che, come previsto dallo statuto aziendale, ci sia alcun atto di giunta che abbia autorizzato il superamento dell’organico previsto nel piano delle assunzioni in 64 unità

e senza che l’Azienda, come previsto dal contratto di servizio, relazioni analiticamente le spese all’ufficio finanze del comune.

Un’Azienda senza alcun controllo che determinerà un problema finanziari grosso come un macigno, pervenendo a una situazione analoga a quella del comune di Aprilia se,  come molti ritengono, stanti i pareri di alcune corte dei conti, quelle spese di personale saranno da ricondurre direttamente al comune aggiungendosi a  quelli che il comune dovrà ricoprire a prescindere.

Terracina,18 novembre 2010

Gino Di Mauro


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