Inserito il 06 luglio 2011 alle 18:52:00 da azbv. IT - Politica

Il Segretario De
La Destra ,intervenendo su stampa,ha dichiarato: ....
Il Segretario De La Destra ,intervenendo su stampa,ha dichiarato: “La replica di Di Mauro mi porta a chiedere com’è possibile che il rappresentante di un’associazione che si chiama Città Partecipata, sia contrario a un allargamento anche alla società civile del potere esecutivo?”
Letta la replica alla ns nota, con la quale,sulla questione deleghe esterne alla giunta, la nostra associazione ha sollevato problematiche di natura funzionale e di rispetto del ruolo ad essa assegnato dalla legislazione, ci chiediamo se il segretario de La Destra sa di cosa parla o se gioca a far l’ingenuo.
Avevamo scritto che ci faceva sorridere l’ingenuità con la quale ,candidamente, scriveva che “le deleghe esterne sono un modo per conferire il potere esecutivo a personaggi indicati da forze politiche e sociali che hanno contribuito all’elezione del sindaco.”
Evidentemente la sua non è ingenuità quando afferma che non ha mai inteso forzare la legge e conferma che con le deleghe esterne si allargherebbe l’esecutivo alla società civile.
Infatti , si capisce chiaramente, che punta ad incassare qualche briciola del potere che gli altri partner della coalizione lascerebbero alla sua formazione politica.
Secondo lui con l’assegnare deleghe esterne con contenuto assessorili, non si forzerebbe la legge.
La si aggirerebbe semplicemente
.
Perroni,infatti, sa bene che, per legge, il comune di Terracina non può superare i sette assessori e allora diviene paladino di un raggiro che, portando di “ fatto “ l’esecutivo a 15 componenti, consentirebbe il corrispettivo ai sostenitori di Procaccini per l’impegno profuso in campagna elettorale.
Ad essere comprensivi, si potrebbe non infierire sulla posizione assunta da Perroni solo se la si giustificasse come totale ignoranza di ciò che il legislatore ha inteso dal punto di vista della politica amministrativa quando, nell’architettura del Comune,ha assegnato, determinati ruoli ai suoi organi, tra cui la giunta deputata a scegliere e realizzare le priorità di realizzazione nei programmi annuali.
Provasse Perroni ad immaginare quale confusione politica si avrebbe se ,anche i delegati, dovessero, di fatto, concorrere alla politica amministrativa.
Se, invece, anziché di deleghe esterne, si parlasse di modifica statutaria per assegnare incarichi determinati e limitati nel tempo a consiglieri comunali al fine di concorrere a realizzare gli obiettivi di programma, potremmo convenire,anche se, per i problemi determinati, crediamo possano essere sufficienti gli uffici .
Riguardo al richiamo al bilancio partecipato,suggeriamo,infine, al segretario de La Destra, di chiarirsi su cosa significhi, in modo da capire che non si tratta certamente di una forma di gestione del potere né, tanto meno, di un conferimento di potere esecutivo alla società civile.
Terracina 06/07/2011
per Citta Partecipata
(Lucia Berti)
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