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Lettera al Sindaco |
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Inserito il 02 ottobre 2011 alle 15:13:00 da dimagin. IT - Politica
Gent.mo Sindaco, da accorti cittadini....
LETTERA DELLA SOCIETA’ CIVILE AL SINDACO
Gent.mo Sindaco,
da accorti cittadini abbiamo attentamente letto la sua missiva il cui contenuto ci ha indignati non meno di quanto ha fatto l’ amministrazione di centro destra che l’ha preceduta.
Il Suo è, infatti, un tentativo furbesco di salvare la Sua stessa parte politica, perché sa bene che il disastro economico è stato determinato dalla cattiva gestione amministrativa di una coalizione analoga alla Sua.
Le sue parole, inoltre, non ci danno alcuna speranza di effettivo cambiamento ; cambiamento che molti cittadini che l’hanno votata auspicavano , pensando che potesse rappresentare un momento di rottura con i vecchi metodi e schemi della politica di parte.
Sistemi e pratiche politiche che negli ultimi dieci anni hanno creato un enorme degrado socio ambientale .
Purtroppo , le sue parole , tipiche della furbizia mistificatrice che è figlia del berlusconismo più becero , tendono a scaricare responsabilità politiche genericamente sui predecessori come se a Lei non fosse noto a chi e a quale alleanza politica fosse da addebitare lo sfascio sociale, culturale e economico della città.
Con preoccupazione Le ricordiamo che la metà tra consiglieri ed assessori che oggi la supportano nell’azione amministrativa è rea di aver prodotto "l'inefficiente gestione delle risorse economiche che hanno esaurito ogni possibilità di far fronte ai debiti maturati….”, citata nelle Sua missiva.
Detto ciò, ci chiarisca come la città può aver fiducia nell’azione amministrativa della sua squadra, visto che gran parte dei suoi componenti prima ha prodotto lo stato di dissesto finanziario e, ora , gestisce la fase di bilancio da risanare .
Ci chiediamo se Lei affiderebbe mai la gestione delle sue , personali , finanze a chi , precedentemente , l’ha ridotta a lastrico .
E poi , visto che si presenta come novello S.Francesco , potremmo fare un atto di fede e sperare che i Suoi buoni propositi portino il miracolo , anche se per portare fuori dal baratro la città occorre una adeguata progettualità più che miracoli.
Purtroppo il Suo dire non è altro che puro buonismo , troppo vago e privo di idee progettuali e, ci lasci dire , siamo certi che neppure Lei crede a ciò che afferma , ovvero ad una Terracina miracolata .
Infine, se riesce a plaudire all’assenza di voti contrari da parte dei consiglieri alla delibera di dissesto , questo non rappresenta il frutto del “ saper anteporre gli interessi di Terracina a quelli dei partiti”, bensì il timore dei consiglieri comunali di dover lasciare gli scranni per andare alle elezioni.
Secondo noi il vero problema è quello della morale e del rinnovamento della classe dirigente politica , di sicuro non all’altezza del difficile momento amministrativo.
Poiché nella nota pone il problema della “legalità” , ammettendo di fatto che la Sua formazione politica ha operato , nel recente passato , secondo parametri di etica e morale da condannare , attendiamo atti amministrativi che facciano giustizia al di là di semplici enunciazioni..
Siamo preoccupati, infine, della idea di “sviluppo urbanistico sostenibile” della città . Perché se si pensa di far cassa ,prevedendo grossi introiti per oneri di urbanizzazione e costruzione , non si fa altro che perseverare nel le impostazioni di bilancio del periodo Nardiano, con l’aggravante che si prefigura , ancora una volta, la cementificazione della città , a discapito della qualità ambientale e di vita dei cittadini.
Purtroppo , non sarà possibile “la rinascita “ della nostra città se questa è affidata a molti che l’hanno massacrata e a chi, in assenza assoluta di progettualità amministrativa , si muove ancora secondo le vecchie logiche partitiche.
Per concludere, mentre Lei ritiene “ che il consiglio comunale eletto dal popolo resterà in carica a difendere gli interessi della città “ , noi crediamo che sarebbe stato utile alla città lo scioglimento dello stesso per mandare , definitivamente, a casa i responsabili del disastro economico sociale e consentire , finalmente, il ricambio di una classe dirigente che sia espressione di un popolo che ha finalmente preso coscienza degli errori sino ad ora perpetuati.
Terracina 30 settembre 2011
Associazione Città Partecipata
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