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Chiudere l'Azienda Speciale "Terracina"!
Inserito il 24 febbraio 2012 alle 22:28:00 da azbv. IT - Politica

In un comunicato....

 

In un comunicato, pubblicato sul sito istituzionale del Comune, vengono definite fasulle notizie di stampa che hanno dato notizia di una telefonata tra il sen..Forte e il sindaco Procaccini e di un incontro tra quest’ultimo e il direttore dell’Azienda Speciale “Terracina”.

Quel che più colpisce e preoccupa è il messaggio inviato ai corrispondenti locali quando nel comunicato viene scritto che “l'Amministrazione comunale non intende procedere con querele per diffamazione a mezzo stampa

A noi sembra, infatti,che dietro la dimostrazione della magnanimità di non ricorrere a querele, possa leggersi una minaccia per il futuro e, quindi, un preventivo condizionamento della libertà di espressione attraverso stampa.

A prescindere dalla esatta corrispondenza ai fatti, è indubbio che quanto riportato dalle note di stampa fotografa perfettamente la forte pressione di talune componenti della maggioranza per occupare le poltrone in ballo nell’Azienda e lo stato dei rapporti tra quest’ultima e l’Amministrazione..

E se fosse vero che in qualche modo il direttore dell’Azienda abbia sfidato il Sindaco a dimostrare coraggio, ricorrendo al licenziamento, ci troveremmo di fronte a un grave atto di sfida a tutta la città attraverso chi la rappresenta.

Che l’Azienda fosse un triste retaggio dell’Amministrazione precedente era noto,ma si sperava che l’attuale maggioranza facesse giustizia di una serie di irregolarità e provvedimenti  assunti,a volte, al limite della legittimità  o di dubbia interpretazione e che mettesse sotto controllo quello che è uno dei maggiori centri di spesa del Comune.

Come non ricordare, ad esempio, vicende legate ad assunzioni e a una nomina del direttore dell’Azienda fatta in  palese contrasto con lo statuto della stessa o quella relativa all’approvazione di una proposta di bilancio triennale presenta all’approvazione del consiglio comunale ancor prima che venisse nominato il consiglio di amministrazione  che era  ed è l’unico organo deputato alla proposta o  le retribuzioni percepite,per alcuni mesi, dal dirigente del settore servizi sociali del comune, pur essendo tale funzione incompatibile con quella contemporanea di direttore dell’Azienda ?

Per quest’ultima vicenda,per altro, sarebbe utile sapere se e come si è provveduto alla restituzione.

 Il sindaco, purtroppo, non è stato in grado di impedire che le cose si trascinassero, fino a trovarsi di fronte a una sfida tremenda lanciata dal direttore dell’Azienda alla tenuta della maggioranza  e alla sopravvivenza dell’attuale Amministrazione e a trovarsi, allo stato attuale, in grossa difficoltà nel prendere l’unica decisione utile , ma che richiede il coraggio dell’indipendenza dai giochi di partito,giochi che sono la causa forse maggiore del senso di antipolitica imperante.

Se, come pensiamo,sono le capacità e il coraggio delle decisioni nei momenti difficili che caratterizzano un bravo amministratore,ci permettiamo di suggerire di tralasciare l’ipotesi del licenziamento, perché, per come è stata garantita la figura del direttore nello statuto dell’Azienda, si andrebbe incontro a un lungo contenzioso legale e di mettere a tacere gli appetiti delle diverse componenti della maggioranza, percorrendo la strada dello scioglimento dell’Azienda per ricondurre la gestione del sociale sotto il diretto controllo del Comune in una logica di apertura all’apporto dei privati.

Apporto che nel passato, quando le gare per l’affidamento delle attività sociali venivano limitate solo al mondo della cooperazione, è venuto a mancare con la conseguenza di una anomala lievitazione di costi.

                                           p.Città Partecipata

                                                Gino Di Mauro

Terracina, 24 febbrtaio 2012   .

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