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Lettera aperta ai gruppi consiliari, alle forze politiche cittadine e alla società civile
Inserito il 04 gennaio 2008 alle 22:50:00 da admin. IT - Politica

Lettera aperta ai gruppi consiliari, alle forze politiche cittadine e alla società civile

La coalizione di maggioranza che sostiene l’attuale Amministrazione a Terracina non riesce più a celare le proprie difficoltà ed è implosa.......  segue in dettagli



Dalla Provincia Latina del 04-01-2008


         Lettera aperta ai gruppi consiliari, alle forze politiche cittadine e alla società civile

 La coalizione di maggioranza che sostiene l’attuale Amministrazione a Terracina non riesce più a celare le proprie difficoltà ed è implosa.

Già nella riunione consiliare del 20 dicembre u.s. le conflittualità e le contraddizioni interne alla stessa si erano manifestate in tutta la loro gravità;il gruppo consiliare di F.I. aveva, infatti, disertato i lavori del consiglio perchè  le altre componenti della maggioranza avevano concertato emendamenti al piano generale degli impianti pubblicitari che cozzavano con la propria impostazione.

Questa è stata solo la manifestazione plastica di un dissenso interno alla coalizione di maggioranza ormai insanabile, anche in proiezione dell’evoluzione politica a livello nazionale.

Oggi, in un comunicato stampa il sindaco Nardi ha ammesso il  fallimento della propria Amministrazione, provvedendo a ritirare le deleghe assessorili e le nomine dei rappresentanti da lui indicati nelle società partecipate.

C’è da chiedersi a questo punto se non sia il caso che la città mandi lui a casa!

Purtroppo un ritorno alle urne ,senza che una nuova classe dirigente sia stata individuata e riconosciuta, non risolverebbe il problema.

Di fronte alla gravità dei problemi che investono la città, a partire da quelli finanziari per finire a quelli ambientali e sociali, si impone un impegno corale di tutte le componenti politiche e sociali presenti in consiglio comunale e nella società civile per individuare una compagine amministrativa  tecnica.

Solo con un passo indietro dei partiti, infatti, si può  sperare di uscire dalle secche in cui la città si è arenata.

In una comunità delle dimensioni della nostra, i problemi, infatti, vanno visti e affrontati nella loro oggettività, prescindendo da tatticismi e contrapposizioni che attengono ad altre sfere e dimensioni della politica.

Non so se ci sarà disponibilità delle forse partitiche al confronto, ma nutro la speranza che la città, a partire dal movimento associativo che, fortunatamente, é vivo anche se non organizzato e coordinato, sappia reagire imponendo Essa la necessità di un confronto alla luce del sole e non solo nelle sedi istituzionali e dei partiti.

                                                                     

                                                                                             Gino Di Mauro

                                                                                       (consigliere comunale)

 

 

Terracina, 04 gennaio  2008                          

 



 
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Commenti
1 Commento
Inserito il 05 gennaio 2008 alle 23:44:56 da Lcb64.  0/10
 

Era inevitabile che ciò accadesse! L'amministrazione è implosa perche' in assenza di un progetto unitario di città, e perche' la politica non puo' essere disgiunta dalla morale. Tanto per chiarire, la morale dovrebbe indurre il politico, a ritenere la sua attività come servizio a favore della collettività. Significa: tolleranza, umiltà, correttezza, prudenza, efficienza e usare gli strumenti del potere con diligenza, con rigorosa osservanza della Legge, con la consapevolezza che si sta amministrando un qualcosa che è di tutti, che incide sui diritti e gli interessi dei cittadini. Tutto ciò non avviene più nella nostra città da diverso tempo, generando il discredito nella politica a causa di una classe dirigente che ha letteralmente trasformato l'amministrazione della cosa pubblica in un sistema di potere clientelare e spesso arbitrario ed illegale, che non tutela i diritti dei cittadini. Pertanto, condivido quanto sopra, per uscire da questa crisi profonda è necessario che i cittadini singoli e/o associati scendano in campo per riappropriarsi della cosa pubblica e solo cosi sara' possibile la selezione di una classe dirigente politica nuova. Da ieri mi chiedo ripetutamente: il Sindaco ha licenziato i suo assessori e lui? é possibile che si ritenga del tutto estraneo di tanto disastro?

Lucia

 
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