Inserito il 05 febbraio 2008 alle 23:37:00 da Giuly47. IT - Politica
Lettera aperta di un cittadino " Democrazia Mortificata"
.......segue in dettagli
Sono davvero preoccupanti le notizie politiche che ci giungono dalla stampa locale.
Apprendo, con stupore, infatti, che ormai la politica la si conduce con atti di vera prepotenza e a colpi di ”querele”.
Denuncie che partono nei confronti di chi, con costanza e dovere, da mesi svolge il ruolo per il quale e’ stato votato. Da un po’ assistiamo, inermi, ad azioni finalizzate ad offendere per non dire intimidire chi ha ancora voglia di far politica nel vero senso del termine, per scoraggiare chiunque si occupi ancora dei problemi della collettività. Ma mi chiedo e vi chiedo, perchè si risponde con una “querela” alle affermazioni del Consigliere Di Mauro quando le sue critiche rientrano in quella che in altri tempi sarebbe stata considerata “pura e semplice dialettica politica?
A proposito di stranezze, in due diversi articoli pubblicati sul quotidiano “Latina Oggi” rispettivamente del 05/01/2008 e 01/02/2008, due esponenti del più grande partito di maggioranza (assessore e consigliere comunale) affermano cose ben più gravi.
Parlano, infatti, di “ vecchie logiche di lobby politiche “ e “conduzione della città verso il dissesto totale a causa di conflitti ed interessi personali”etc.
Di fronte a tali gravi e pesanti affermazioni nessuna reazione e/o presa di posizione e’ stata comunque registrata. Allora mi chiedo se la querela nei confronti del Consigliere Di Mauro non rappresenti un vero atto intimidatorio ad un esponente della minoranza.
Tutto quanto supportato anche dai toni offensivi che usa l’attuale Vice Sindaco( ex city manager) nell’articolo odierno contro un altro Consigliere di minoranza Vincenzo Coccia e come non bastasse contro quelle che lui definisce “ Fantomatiche” associazioni.
Insomma mi pare che siamo ormai in assenza totale di regole di fondo e viviamo giorno dopo giorno alla mortificazione della democrazia. Non capisco, da semplice cittadino, perché il ceto politico dominante, che dovrebbe essere il garante di regole certe per tutti e di rispetto delle stesse in modo imparziale, esercita il potere delegato dagli elettori , in modo che li fa apparire preda di delirio di onnipotenza.
E cosi, si preferisce denunciare tutti coloro decidano di obiettare o che non condividano la gestione della cosa pubblica da loro espletata. Forse i nostri amministratori confondono quella che un tempo era normale dialettica politica con eversione?
Da anni si attende invano, che l’amministrazione dia risposte concrete rispetto ai
tanti problemi irrisolti che hanno peggiorato la qualità dell’intero sistema socio economico.
Per concludere, con molta amarezza chiedo ai nostri amministratori, di non perdere tempo in querele, ma lavorare con serietà alla risoluzione dei problemi, ricordando che è proprio loro compito, quello di svolgere il ruolo di tutela dell’unico interesse assegnato loro proprio dai cittadini, vale a dire, l’interesse pubblico .
Terracina 05/02/2008
Giuly
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